"Nô Djanti" significa "muoversi alla svelta"
allora diamoci da fare
A seguire la lettera di testimonianza di Gian Battista, membro del nostro gruppo, del suo viaggio in Guinea-Bissau :
Bissau, Natale 2010 Desideravo poter trascorrere qualche giornata in Guinea Bissau. In primis poter rivedere P.Guerino dopo la sua partenza dall’Italia, e poi vivere la realtà africana. Vivere qualche giorno con questa gente, e il S.Natale è stata una bellissima occasione. L’impegno del nostro gruppo era di aiutare questa povera gente nella costruzione di una chiesetta e un pozzo su ogni isola. E questa mia esperienza vissuta tra di loro mi ha aiutato a capire tante cose che qui, nonostante la presenza e i racconti di P.Guerino, non capivo. Il quinto mondo, così lo definisce P.G. tanto sono poveri, ma per me il quinto mondo forse lo siamo noi. E’ gente poverissima, ma grazie a Dio la natura permette loro di sopravvivere e con niente sono felici, il loro sorriso è bellissimo, basta un semplice saluto, un abbraccio e nei loro occhi vedi tanta felicità, tanto Amore . Noi invece ABBIAMO TUTTO, ma a differenza di loro non basta un semplice saluto o un abbraccio a farci felici. Ed è per questo che mi permetto di dire che forse il quinto mondo siamo noi, dentro il cuore, dove l’Amore è sempre più messo da parte. Ho conosciuto i Padri e le Suore Missionarie, persone straordinarie che se mi è permesso, definirei già Sante. Non è facile vivere in questi posti, soprattutto sulle isole Bijagos, e loro non solo ci vivono, ma ogni giorno dedicano la loro vita cercando di far conoscere Gesù a questa povera gente passando attraverso mille fatiche, difficoltà. Perché ho detto all’inizio che era l’impegno del ns gruppo quello di costruire delle chiesette e dei pozzi, perché secondo me, il nostro aiuto ora deve essere rivolto ai Padri, alle loro esigenze che sono prioritarie. Senza mezzi decenti di trasporto non possono nulla. Dover andare sulle isole significa poter avere delle barche sicure con dei motori sicuri, cosa che non hanno, e ogni volta che partono per un’isola, corrono il rischio di non tornare indietro. Poi le strade. Quante buche. Anche per gli spostamenti via terra servono mezzi sicuri, moto, macchina, altrimenti diventa difficile per i Padri o per le Suore soccorrere in tempi brevi questa gente. Queste secondo me sono le priorità. Poi grazie a questi mezzi sicuri, i Padri potranno spostarsi sia via terra che via mare e fare ciò che sono li per fare, evangelizzare. Ho trascorso il S.Natale più bello della mia vita. Non mi era mai capitato di partecipare a 2 Messe di Natale in poche ore, ma a Bubaque è stato possibile. La prima Messa verso le ore 18,00 è stato qualcosa di un’emozione incredibile. Senza luce, con qualche pila in mano, giusto per illuminare il piccolo tavolo che faceva da altare, dentro una piccola stanzetta, oltre a P.Maurilio e ad una Suora erano presenti una ventina di giovani ragazzi convertiti al Cristianesimo. Vederli pregare, cantare con i loro tamburi, è stato bellissimo. Eravamo al buio, ma dentro il cuore di ciascuno, c’era una luce immensa, una luce vera, c’era Gesù. Poi la Messa di mezzanotte in Missione. Anche questa bellissima, la Chiesa piena di gente che all’occasione si era ben vestita, tutti molto raccolti in preghiera e pronti a ricevere nei loro cuori Gesù. Poi la ciliegina sulla torta è arrivata nella Messa di Natale, la mattina. La Chiesa era gremita di bambini anche loro con il vestitino della festa, i loro occhi, i loro sorrisi, non serviva che parlassero per potermi dire quanto erano felici, bastava guardarli e contraccambiare con un sorriso. Terminata la messa io e una coppia di ragazzi italiani abbiamo distribuito loro delle caramelle, non potete immaginare quanto erano felici di ricevere una semplice caramella. L’Africa, la Guinea Bissau, i Padri Missionari, le Suore, non lasciamoli soli, non chiedono molto, hanno per sopravvivere, ma senza l’aiuto dei Padri Missionari, non potranno mai conoscere Gesù. Tocca a noi Cristiani aiutarli, ciascuno secondo le proprie possibilità, materiali, economiche, e per chi non ne ha la possibilità, basta anche la preghiera per questa povera gente ma soprattutto per queste meravigliose persone che sono i Missionari.
Gian Battista